Il processo di acquisizione del linguaggio è una caratteristica propria della specie umana. Si può sviluppare grazie ad abilità innate che vengono stimolate dall’ambiente. In pratica tutti i “cuccioli di uomo” possono imparare a parlare, ma è grazie a ciò che ascoltano, a ciò che gli viene mostrato e a ciò che imitano che poi lo fanno effettivamente. Il sviluppo del linguaggio avviene attraverso le stesse tappe indipendentemente dalla lingua di esposizione. Qualsiasi bambino, dall’America all’Asia, inizia a sperimentare suoni, parole e frasi secondo gli stessi schemi. Ciò che i bambini esprimono infatti, è molto simile (ad eccezione di alcune differenze dovute ad aspetti culturali).
Il linguaggio si articola in 4 componenti: fonetico-fonologico, semantico-lessicale, morfosintattico e pragmatico. Scopriamo quali sono le principali tappe dello sviluppo del linguaggio ad ognuno di questi livelli.
A questo livello il bambino acquisisce la capacità di riconoscere e produrre i suoni della sua lingua.
A questo livello il bambino acquisisce la capacità di riconoscere e utilizzare parole come unità che hanno un significato. Quali sono le tappe di acquisizione del vocabolario?
A questo livello il bambino acquisisce la capacità di combinare le parole in frasi sempre più lunghe. La frase si comincia a sviluppare quando il bambino possiede un vocabolario di almeno 50 parole. Vediamo le caratteristiche per ogni fascia di età.
Da una frase detta nucleare (“bimbo corre”), si arriva alla produzione di frasi complesse che comprendono anche subordinate (“bimbo piange perché caduto”).
A questo livello il bambino acquisisce la capacità di comprendere i significati di parole e frasi in base al contesto in cui vengono pronunciate e all’intenzione dell’interlocutore. Come si sviluppa la capacità di conversare e raccontare?
È fondamentale sottolineare però che può esistere una grande varietà tra un bambino e l’altro rispetto allo sviluppo linguistico. Il ritmo di acquisizione di nuove abilità è unico per ogni persona. Voglio specificarlo perché questo ritmo va rispettato. Chiedere al bambino qualcosa che è al di sopra delle proprie capacità potrebbe essere frustrante per lui, a discapito dell’autostima.
D’altro canto però, le tappe descritte sono delle finestre evolutive che possono cambiare ma che non possono essere protratte troppo nel tempo, perché potrebbero ritardare l’acquisizione dell’abilità successiva.
Per questo, per qualsiasi necessità o dubbio, non esitate a rivolgervi al vostro pediatra o al logopedista, che tramite una valutazione saprà indicarvi la strada più corretta da seguire