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Il PECS® è un Sistema di Comunicazione Aumentativa Alternativa sviluppato negli Stati Uniti nel 1985 da Andy Bondy e Lori Frost che da anni ne dimostrano l’efficacia nel potenziare la comunicazione funzionale. I risultati di ricerche come quella di Tien (2008), in cui viene fatta una sintesi di 11 articoli di ricerca con 125 persone con diagnosi di autismo, verificano l’efficacia del PECS nel migliorare le abilità di comunicazione funzionale nelle persone che rientrano nello spettro autistico (DSA). I risultati di questi 11 articoli basati su 13 studi diversi evidenziano un uso efficace del PECS:
- come strumento di comunicazione
- nel favorire un miglioramento generale a livello comunicativo-linguistico
- nel promuovere un aumento nell’iniziativa comunicativa e linguistica spontanea
- nel migliorare la lunghezza media dell’enunciato
Ma dove e quando è possibile utilizzare il PECS®?
E’ possibile utilizzarlo a scuola? Da una parte, il PECS è stato pensato per essere applicato in contesti naturali, come quello familiare, nella comunità, nella scuola o nel contesto di lavoro. Heneker & Page (2003), ad esempio, hanno valutato l’efficacia del PECS a scuola, e i loro studi hanno evidenziato un aumento generale nel numero degli scambi comunicativi e delle abilità comunicative in genere.

Dall’altra parte, l’efficacia del PECS è stata testata anche per fasce d’età diverse, dall’età evolutiva a quella adulta. Ne è un esempio lo studio di Anderson et al. (2007) nel quale, applicando il PECS con uno studente di 6 anni, hanno dimostrato un aumento generale delle richieste, delle iniziative spontanee e delle nuove parole apprese. Altro esempio, lo studio di Hughes-Lika & Chiesa (2021), che analizza i risultati ottenuti da cinque studi di ricerca sull’utilizzo del PECS con 18 adulti di età compresa tra i 19 e i 52 anni e con una gravità di diagnosi da lieve a profonda, e in cui si evidenzia come la maggior parte dei partecipanti allo studio fossero riusciti ugualmente a padroneggiare le fasi dalla I alla IIIB del sistema.

Se ne evince che, come dimostrato da numerosi studi come quelli citati, il Sistema di Comunicazione per Scambio d’Immagini (PECS) è un sistema efficace nel promuovere una comunicazione funzionale, e i suoi principi validi hanno incoraggiato nel tempo numerosi professionisti a formarsi per essere in grado di insegnare efficacemente il PECS agli studenti che potrebbero beneficiarne.
L’Approccio Educativo Pyramid
Gli strumenti per creare attività funzionali in cui promuovere opportunità comunicative naturali.
Ogni percorso d’insegnamento inizia sempre con lo sviluppo di un Programma Educativo Individualizzato. Ogni PEI è pensato per aiutare gli studenti ad acquisire abilità funzionali e che avranno un impatto significativo sulla loro capacità di vivere in modo indipendente a casa e nella comunità (Sailor & Guess, 1983; Wehman, Kregel & Barcus, 1985). Sebbene la maggior parte dei bambini impara molte cose sul mondo reale in un’aula scolastica, i bambini autistici sono notoriamente poveri della capacità di generalizzare un’abilità appresa da un contesto all’altro. Questi bambini hanno bisogno di tecniche d’insegnamento dirette e applicate in contesti di vita rilevanti e pertinenti, avendo cura di integrare diversi domini, tra cui quello domestico, professionale e ricreativo. Limitare o isolare l’intervento ad ogni singolo dominio comprometterebbe la probabilità di massimizzare il funzionamento nel lungo termine. Certe abilità acquisite a casa o a scuola, ad esempio, potrebbero influenzare certe abilità sociali (ad esempio, quelle utili in un fast food), le quali a loro volta potrebbero influenzare o favorire un successivo inserimento professionale (Mc-Carthy, Fender & Fender, 1988; Smith & Juhrs, 1985). L’importanza di insegnare in contesti diversi e funzionali non riguarda solo lo sviluppo di abilità specifiche, ma è fondamentale anche per lo sviluppo della comunicazione e per la gestione del comportamento, e a tutto questo si aggiunge l’importanza di una coerenza educativa da parte di coloro con cui il bambino ha un contatto diretto quotidianamente a scuola e a casa (Bondy & Battaglini , 1992).

Come influisce tutto questo sulla comunicazione?
L‘incapacità di comunicare in modo autonomo è una delle sfide più grandi per gli individui con bisogni comunicativi complessi, e questo soprattutto quando si tratta di soddisfare certi bisogni tangibili quotidiani: cose che gli servono, cose che vogliono, cose che gli piacciono, cose che amano.
Tipicamente il linguaggio si sviluppa grazie all’interazione tra il bambino e il contesto, osservando gli effetti concreti che il proprio comportamento verbale ha sull’ambiente e le conseguenze che ne derivano (Skinner, 1957). Proprio per questo non possiamo aspettarci che i nostri studenti imparino come comunicare nel mondo reale semplicemente seduti a tavolino durante un’attività strutturata, ma dobbiamo pianificare di insegnare attivamente la comunicazione, ovvero, creando opportunità comunicative reali nel contesto di attività quotidiane concrete e funzionali (Bondy & Gelo, 2002).

Ecco perché il primo passo per insegnare con successo abilità funzionali, come quella di comunicare, è creare ambienti di apprendimento efficaci e l’Approccio Educativo Pyramid è un approccio metodologico alla pianificazione e lo sviluppo di ambienti educativi in cui poter insegnare abilità funzionali in modo naturale ed efficace, come la comunicazione. Sviluppato da Andy Bondy, PhD, e basato su rigorose evidenze scientifiche, fornisce una guida chiara per tutti nel determinare non solo cosa insegnare e come insegnare, ma anche il perché dell’apprendimento. In questo modo il PEI di ogni studente può essere sviluppato su misura per soddisfare obiettivi di apprendimento individualizzati rilevanti e organizzati intorno ai domini chiave della vita di ognuno di loro (Bondy, 2011).
PECS e Linguaggio
Il ruolo del PECS nel supportare lo sviluppo e l’uso funzionale del linguaggio, ove possibile
Nel corso degli anni sono state condotte molte ricerche per valutare l’influenza del PECS nello sviluppo del linguaggio. Inoltre, negli ultimi anni, è stato ormai dimostrato che qualsiasi sistema di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), non solo non inibisce lo sviluppo del linguaggio, ma addirittura lo promuove.
La maggior parte delle ricerche sono state condotte con studenti autistici, di età compresa tra i 20 mesi e i 10 anni. Tra i partecipanti sono state osservate delle differenze, ma nonostante questo, è stato sempre possibile apprezzare una tendenza comune nei risultati.

Alcuni studi riportano differenze nei trend di apprendimento dei bambini coinvolti. In una ricerca, ad esempio, hanno tracciato i cambiamenti nel linguaggio di diversi bambini autistici che stavano utilizzando il PECS in un contesto parent-training. Quello che hanno osservato è stato che alcuni studenti non hanno cominciato a produrre parole durante o dopo l’implementazione di PECS, altri hanno iniziato a usare alcuni suoni e altri ancora hanno iniziato a pronunciare parole (Carson, Moosa, Theurer & Cardy, 2012).
In un’altra ricerca, gli autori hanno osservato e registrato le vocalizzazioni spontanee durante il gioco libero di quattro bambini autistici. Quello che hanno osservato è che inizialmente alcuni studenti si affidavano meno alle vocalizzazioni. Tuttavia, questa è stata temporanea, è hanno potuto successivamente osservare un aumento sistemativo delle vocalizzazioni durante e dopo l’uso del PECS (Greenberg, Erickson & Charlop, 2013).
In sintesi, molte ricerche hanno dimostrato l’impatto positivo del PECS nel promuovere lo sviuppo del linguaggio nei bambini autistici (Schreibman & Stahmer, 2014). Secondo Carson e colleghi (2012), lo sviluppo o l’aumento del numero di parole prodotte è diverso per ciascun partecipante e non solo in termini di quantità, ma anche rispetto alla fase del PECS in cui solitamente emergono. Parallelamente allo sviluppo del linguaggio, i ricercatori hanno inoltre osservato una riduzione sistematica dei comportamenti aggressivi (Hu & Lee, 2018), un aumento dell’efficacia della comunicazione vocale (Carr & Felce, 2007) e delle iniziative e richieste spontanee verbali (Jurgens, Anderson & More, 2009).
Martina Ferone, Direttore Clinico di Pyramid Italia e Logopedista
Judith Comajuan Lorenzo, Direttore Clinico di Pyramid LATAM e Psicologa Clinica
Carlota Alcover Van de Walle, Consulente PECS in Spagna e Psicologa della Salute
Bibliografia
- Anderson, A., Moore, D. W., & Bourne, T. (2007). Functional communication and other concomitant behavior change following PECS training: A case study. Behaviour Change, 24(3), 173 – 181.
- Pyramid Educational Consultants Inc. 310 pages.
- Silver Spring, MD: NASP.
- Pyramid Educational Consultants Inc. 396 pages.
- Journal of Developmental and Physical Disabilities, 26, 35-51.
- Heneker, S. & Page, L.M. (2003). Functional Communication: the impact of PECS. Speech & Language Therapy in Practice Autumn, pp. 12-14, reprinted at www.speechmag.com/archives/impactofpecs.pdf
- Hu, X., & Lee, G. (2018). Effect of PECS on Emergence of Vocal Mands and Reduction of Aggressive Behavior Across Settings for a Child with Autism. Behavioral Disorders, (0) 1 – 12.
- McCarthy, P.; Fender, K.W. & Fender, D. (1988). Supported employment for persons with autism. In P. Wehman & M.S. Moon (Eds.). Vocational rehabilitation and supported employment (pp. 269-290). Baltimore: Brooks Co.
- Jurgens, A., Anderson, A., & Moore, D. (2009). The Effect of Teaching PECS to a Child with Autism on Verbal Behavior, Play and Social Functioning. Behaviour Change, 24(1), 66-81.
- Sailor, W. & Guess, D. (1983). Severely handicapped students: An instructional design. Boston: Houghton Miffin Co.
- Skinner, B.F. (1957). Verbal behavior. Englewood Cliffs, NJ: Prentice-Hall.
- Tien, K. (2008). Effectiveness of the Picture Exchange Communication System as a Functional Communication Intervention for Individuals with Autism Spectrum Disorders: A Practice-Based. Research Synthesis. Education and Training in Developmental Disabilities, 43(1), 61-76. Retrieved August 12, 2021, from http://www.jstor.org/stable/23879744
- The picture exchange communication system and adults lacking functional communication: A reserach review, European Journal of Behavior Analysis, 22:1, 40-58, DOI: 10.1080/15021149.2020.1815507
- Webb, B., Baker, S. & Bondy, A. (2005) The Picture Exchange Communication System (PECS). In L. Wankoff (Ed.). Innovative Methods in Language Intervention: Treatment Outcome Measures: Can the data support the claims? (pp. 111-139). Austin,TX: Pro-Ed.